Sulla Nazione di lunedì 16 ottobre: dopo il partecipato corteo di sabato, la discussione si allarga ai sindacati.

Quando dicevamo che volevamo governare la città dal basso senza aspettare di vincere le elezioni-farsa borghesi intendevamo questo: vogliono chiudere un distretto e noi con la forza della mobilitazione abbiamo bocciato il piano e abbiamo “deliberato” per volontà popolare affinché il distretto rimanga aperto. Noi governiamo la città per quanto possiamo già oggi, è solo una “delibera” ma pesa come un macigno politico: dall’insediamento bis del solito noto è l’atto politico di governo della città più importante e più utile che sia stato fatto.

Questa è la prova provata che è possibile fare politica dal basso anche senza rappresentanza istituzionale.

Chi ci racconta che i consiglieri – specie di opposizione – non possono fare nulla o sta mentendo perché in realtà ha tutto l’interesse a non fare nulla (magari perché responsabile tanto quanto della situazione in cui ci troviamo) o fa parte di una categoria purtroppo molto diffusa: quella degli inetti e degli schiacciabottoni.

E adesso proviamo a costruire un’alleanza più vasta tra tutti quei soggetti che non si riconoscono nelle larghe intese e sentono di avere qualcosa da dare per questa nostra martoriata provincia.

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