
Domenica 15 ottobre i titoli di apertura e le locandine dei principali giornali locali erano tutti per il corteo in difesa della sanità pubblica territoriale, il cui successo si deve alla inaspettata partecipazione che ha avuto la manifestazione organizzata da Massa insorge insieme a Rivoluzione Allegra, al Movimento 18 Agosto Massa Carrara, alla Consulta Popolare per la Sanità Massa, alla Sezione Massa P.CARC, alla Unione Sindacale di Base – Massa e molte altre sigle ancora.

Nel frattempo sono entrati in agitazione sui tagli alla sanità pubblica territoriale anche la Lunigiana con Aulla, dovre presto sarà attivato un nuovo coordinamento, e la stragrande maggioranza degli operatori sanitari dell’Asl Toscana Nord-Ovest.

Dal punto di vista politico, il tentativo di dividere i comitati e l’idea di attribuire l’organizzazione delle proteste solo a Massa insorge per isolarci è fallito miseramente.

La gente capisce che la questione è di interesse pubblico trasversale, per cui ci auguriamo che le sigle politiche ieri in incognito si uniscano presto al movimento.
Se qualcuno pensa di vincere la scommessa dell’isolamento politico ha già perso perché il problema dei tagli alla sanità non se lo sta inventando Massa insorge o Rivoluzione Allegra, è un drammatico problema di tutta la popolazione e occuperà purtroppo il discorso pubblico nei prossimi mesi e anni.

In base alla testimonianza di alcuni addetti ai lavori, ci risulta che a Carrara abbiano già portato i container per infilarci i servizi del Monoblocco in vista di ristrutturazioni che non servono e che in ogni caso non ci saranno perché, come si evince dalle perizie dei vigili del fuoco, non c’è nessun motivo di inagibilità, sono solo pretesti per chiudere i servizi.
I servizi vengono chiusi in quanto manca la volontà politica di fare nuove assunzioni, gli operatori sanitari sono sotto organico da anni (vedi i problemi già emersi con la pandemia) e i pochi rimasti sono in burn-out per il carico di lavoro, quindi la politica delle larghe intese risponde con un processo di “riduzione e svanimento“: a Massa chiudo due distretti e ne costruisco uno grande la metà del più piccolo, mentre i servizi vengono smembrati; chiudo i reparti con la scusa delle ristrutturazioni a Carrara, mentre infilo i servizi in container (eternamente) provvisori per poi smantellare anche questi.

I dirigenti Asl d’altra parte sono tutti del PD, nella nostra Regione cone in Provincia: stiamo parlando di un apparato di potere che si è consolidato nel tempo e che fa il gioco del sistema neo-liberista e aziendalista in base al quale dobbiamo arrivare ad avere la sanità all’americana: paghi tutti i servizi e si salva solo chi ha i soldi. Su questo, anche il centro-destra è d’accordo, visto che parliamo dei principi condivisi dal regime di “libero mercato”.
Peccato solo che questi principi di calcolo economico legati a un interesse pubblico come la sanità non siano quelli della nostra carta costituzionale, che infatti è nel mirino da tempo.
Davanti a tutto questo, dobbiamo sforzarci di pensare come ricostruire, in Italia, laddove sia possibile farlo, una nuova forza di opposizione reale che faccia gli interessi del popolo in generale e del ceto medio-basso in particolare e applichi con rigore i principi costituzionali.
Infine vogliamo fare pubblicamente i complimenti a tutto il gruppo di attivisti per la determinazione, la pazienza, lo spirito di servizio. In generale le cose non vanno bene nel mondo come per il nostro paese, per le città, per la tenuta sociale e lavorativa, ma almeno abbiamo questo fantastico gruppo di persone che non si arrende e anzi sta trasformando la frustrazione, la disillusione e il fatalismo della gente in rabbia e voglia di cambiare le cose.
In un tempo in cui tutto è virtuale e le uniche proteste ammesse dal Potere e inscenate da una società frammentata in “community” sono giusto quelle sui profili social, non è poco.
A breve daremo notizia di una conferenza stampa particolare, nel corso della quale comunicheremo le prossime iniziative in cantiere.