Il governo Meloni ha tagliato 500 ospedali e case di comunità dal Pnrr. Con questo atto criminale continua e si inasprisce ancora di più la schifosa opera di macelleria sanitaria e sociale portata avanti dai fedeli prosecutori dell’agenda Draghi per conto dell’UE e della NATO.

Non vi è dubbio alcuno infatti che questi tagli sono tagli per finanziare la guerra in corso scatenata dalla NATO contro la Federazione Russa, gli italiani diventano carne da macello, ancora non muoiono al fronte ma come i soldati vengono sacrificati sull’altare della guerra e dell’industria delle armi.

La revisione del Pnrr porterà un taglio di 510 strutture tra ospedali e case di comunità da realizzare, meno ospedali e case di comunità proprio nel momento in cui il servizio sanitario è già in profonda crisi e il diritto alla salute è già compromesso gravemente se non completamente.

Questi nuovi tagli sono il colpo mortale definitivo per il servizio sanitario pubblico, le strutture da realizzare entro il 31 dicembre 2026 invece di quasi duemila saranno soltanto poco più di mille, da 1.350 a 936 le case della salute e da 400 a 304 gli ospedali di comunità, le prime sono ambulatori aperti ventiquattro ore al giorno, sette giorni su sette mentre i secondi sono ospedali dove i cittadini vengono curati nella fase in cui devono essere dimessi dal circuito del sistema sanitario nazionale ma non sono in grado di tornare a casa.

Questi tagli vanno a colpire proprio città come Massa dove ormai dal 2017 sarebbe dovuto essere già attivo un nuovo ospedale di comunità e diverse case della salute complesse, tutto rimasto sulla carta ma mai realizzato.

Noi di Massa Insorge siamo convinti che tra gli ospedali di comunità che verranno tagliati ci sarà anche quello di Massa che come sempre negli ultimi 20 anni è stata usata insieme a Carrara e alla Lunigiana come cavia sacrificale per sperimentare ogni nefandezza di ridimensionamento e di smantellamento del servizio sanitario.

A questo punto vedendo che i progetti del Pnrr si fanno e si disfano a piacimento da un giorno all’altro, vedendo che i termini di consegna delle nuove strutture sanitarie vengono allegramente rinviati e cancellati dai governi a seconda della guerra da finanziare in corso, ci viene da dire che avevamo ragione quando dicevamo che le tempistiche impellenti del Pnrr che imponevano la costruzione dell’ospedale di comunità sui binari della stazione erano una palese scusa per imporre alla cittadinanza l’ennesima speculazione sulla pelle dei cittadini.

Durante la campagna elettorale Massa Insorge aveva pubblicamente messo in guardia i cittadini massesi sulle mirabolanti promesse basate sui soldi del Pnrr, questi tagli di scure purtroppo ci danno ragione e ci spingono ad andare avanti nella nostra mobilitazione popolare in favore della sanità pubblica, questi tagli porteranno in molti ad aprire gli occhi sui venditori di fumo della giunta Persiani e sui loro reali progetti, siamo sicuri anche a molti degli stessi che li hanno votati.

Noi vogliamo che l’ospedale di comunità a Massa venga fatto al più presto,

Pnrr o non Pnrr lo vogliamo e lo pretendiamo, se ci sono miliardi per le armi e i missili da inviare in Ucraina, se ci sono miliardi per la TAV o il ponte sullo stretto ci devono essere anche per la sanità, FUORI LE PALANCHE!!

Che venga fatto recuperando il vecchio ospedale di Massa o costruito ex novo nella stessa area il nuovo ospedale di comunità a Massa serve subito e non dopo il 2026, i nostri malati non possono aspettare, hanno una vita sola!

Pretendiamo un ospedale di comunità efficiente in grado di dare risposte concrete alla popolazione in particolare alle persone più fragili che oggi vengono sballottate da una RSA all’altra o abbandonate a casa, o sarà così o sarà guerra.

Chiediamo a tutta la cittadinanza di organizzarsi con noi, unitevi alla Consulta popolare per la sanità massese, diciamo basta allo smantellamento della sanità pubblica, lottiamo tutti insieme per l’apertura di un ospedale di comunità bello ed efficiente nell’area dell’ex ospedale di Massa, soltanto con la lotta di tutta la cittadinanza unita possiamo vincere, nessuno ci regalerà niente, lotta e vinci insieme a noi!

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