Classe 1974, nato a Massa, sono laureato in scienze infermieristiche. Nel 2010 sono salito a Milano dove mi sono formato come infermiere prestando servizio al Piccolo Cottolengo di Don Orione e all’ Istituto Clinico Città Studi.
Da otto anni sono tornato nella mia città di origine dove ho lavorato alla Nuova Pignone per quasi tre anni, varie case di cura per anziani, dopo di che nel 2020 ho preso servizio alla Don Gnocchi reparto Covid, nel 2021 all’Ospedale NOA reparto Covid.

In quel periodo nutrivo dubbi sul vaccino imposto col ricatto da uno Stato troppo autoritario e privo di apertura al confronto, cosi ho deciso di non sottopormi a tale procedura con la conseguente sospensione senza stipendio – a mio parere ingiusta – al reintegro dopo due mesi perché, superato il contagio di questo virus, i vertici dell’ospedale hanno provato a intimarmi che la mia collocazione sarebbe dovuta essere in un ufficio, distante dai pazienti e isolato. La giustificazione? “perché io soggetto di potenziale rischio per gli altri”, ma “resistendo” non ci sono riusciti, infatti sono rientrato nel mio reparto a fare quello che meglio so fare “aiutare gli altri”, fino a termine del mio contratto che non ho voluto rinnovare perché deluso dall’amministrazione di questa sanità che mi ha violentato e trattato come un numero privo di diritti e dignità.
La politica degli ultimi 40 anni non mi rappresenta: priva di moralità, giustizia, dove la Costituzione viene calpestata e raggirata, dove il cittadino è all’ultimo posto.
Mi candido assieme a Massa insorge promuovendo Marco Lenzoni sindaco perché come collega infermiere è sensibile alle esigenze sanitarie della popolazione Massese. Inoltre condivido in toto il programma presentato.
Mi spenderò come più potrò a sostegno di questo progetto perché ho la consapevolezza che se si vuole cambiare le cose non bisogna resiliere, ma resistere entrando dalla porta principale.

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