
Ho 51 anni e lavoro come operaio alla Azimut Yachts di Avigliana (To). Attualmente vivo in Valsusa spinto dalla volontà di contribuire alla più grande esperienza di lotta contro le grandi opere presente nel nostro Paese: la lotta del movimento No Tav.
Pochi anni fa ho vissuto un periodo tra Massa e Carrara, ho avuto la possibilità di conoscere la tradizione di lotta che caratterizza questo territorio e ho portato il mio contributo in battaglie contro la distruzione dell’ambiente e per la difesa del lavoro.
Fermare la devastazione e il degrado dell’ambiente e difendere i posti di lavoro (e crearne di nuovi: è possibile!) è l’imperativo per il territorio apuano.
Oggi non si tratta di conciliare gli interessi di lavoratori, studenti e pensionati con quelli dei poteri forti, dei grandi capitalisti (e spesso della criminalità organizzata), ma di fare “senza se e senza ma” tutto quello che è nell’interesse collettivo, delle masse popolari.
Anche a partire da Massa possiamo contribuire a fermare il sistema marcio che ci sta portando alla distruzione, possiamo unirci al vento di cambiamento che soffia, come vediamo ad esempio con le mobilitazioni popolari di questi giorni in Francia.
Non ho dubbi che le persone che sono entrate a far parte di Massa Insorge, a partire da Marco Lenzoni, siano determinate a lottare fino in fondo per questo obbiettivo.”